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MARIA BOT

Cordenons, via Molini, 37

Studio ed esposizione

Tel. 0434- 580130

Nata a Murlis di Zoppola e residente a Cordenons per motivi di lavoro, appassionata d’arte fin da giovane, inizia a dipingere negli anni Ottanta, come autodidatta. I suoi lavori spaziano tra acquarello, olio, incisione. Ha partecipato a numerose collettive, personali, ex-tempore, nel Triveneto, aggiudicandosi apprezzamenti da parte del pubblico e della critica.

Critici d’arte hanno scritto di lei: «Maria Bot ritrae un mondo tutto suo, che è infatti il suo mondo interiore, principalmente: luogo fecondo di memorie e di vita poetica, spirituale e di donazione di sé che troviamo ritratto nelle sue opere come esplosione lirica: un mondo semplice e non sprovveduto, dove il colore e la serenità brillano, ma non con toni forti, accesi e intensi, bensì con quelle tonalità che ci dicono delle sue emozioni e della sua squisita sensibilità che è poi il suo codice figurativo.» Sergio Gentilini

«Sperimenta tecniche diverse proponendo in ogni suo lavoro l’idea di un bello estetico cui cerca di aderire. I suoi fiori di “Ibisco” non nascono dal rapido gesto che contraddistingue l’acquarello, ma sembrano usciti da una meditata carezza che ne ha composte le corolle. Un disegno accurato, nei toni delicati del rosa, svolge il tema della “Maternità” dove, all’intensità di uno sguardo, è affidato il messaggio dell’amore più vero. “Femminilità” è il titolo dell’incisione in cui Maria Bot, accanto al bel corpo nudo di una donna, pone spighe mature e fragili fiori di campo: simboli evidenti della caducità di ogni cosa nell’inesorabile fluire del tempo.» Giovanna Calvo di Ronco

«Gli acquarelli della Bot rivelano padronanza di tecnica e sicurezza di tocco, come si può ravvisare dalle nature morte e dai fiori qui esposti, mentre i due bellissimi brani di paesaggio, dalla pennellata consistente e piuttosto densa, dimostrano come i colori sono gli unici protagonisti, gli elementi costruttivi del quadro. Per la Bot non esiste una gerarchia di soggetti: com’è attenta alla resa degli elementi reali, allo stesso modo si sofferma nel mobile gioco dei riflessi dorati dell’acqua, creando così un tessuto fitto, ricco di vibrazioni cromatiche. Ciò che le interessa non è tanto l’accostamento di oggetti pittoricamente interessanti (il viale, le quinte arboree) ma la definizione di uno spazio pittorico unitario in cui nessun elemento sovrasta e subordina gli altri, realizzandosi così una perfetta uguaglianza di tutti i valori.» Paola Camilot

«Il mondo di Maria Bot è fatto di pace, di serenità, di profumati e freschi giardini, un mondo d’altri tempi, come di un tempo che fu, è il cappello pieno di fiori raccolti nei campi da mani gentili, pratiche di ikebana all’italiana. “Un ciant a fil di lavori”, dice una canzone friulana, un canto a fior di labbra può essere definito il lavoro di Maria in punta di pennello, desiderosa di passare quasi inosservata. Il comportamento di una persona si riflette in tutti i suoi atti. L’ho detto e mi piace ripeterlo: Maria è una delle nostre prime frequentatrici del Centro, riguardo alla pittura e all’incisione. La sua modestia le impedisce o, meglio, le vieta di atteggiarsi a maestra, ma nei suoi lavori c’è uno stile personale: tratteggio leggero, colori tenui e pace interiore creano nei quadri di Maria Bot momenti di serenità. Ho presente di avere parlato bene di questa persona negli ultimi anni per la costanza avuta  nel perseverare in questa e in un’altra attività: l’acquarello. Maria Bot è l’esempio di un traguardo raggiunto con umiltà d’intenti,  con passione, con sacrificio. Non è sempre facile mostrare i propri limiti quando si vuole intraprendere una strada nuova, le cui soddisfazioni arrivano, talora, quando non si è più in grado di coglierle e di goderne. Il suo mondo pittorico è semplice e lei lo fissa sulla carta con umiltà, modestia, senza pretese di eternare un momento storico, ma con l’intima soddisfazione di avere ritratto ciò che fa anche la gioia degli altri.» Ottavio Manfrin

15 a

Neve

Ruscello

15 b

Contadinella

Danzerini

15 c

Sull’aia

Chiesetta votiva