Antonio Vicenzi, classe 1917, sposato con la signora Adriana Meneghini, nel 1949, dalla quale ha avuto quattro figli. Conclusa la scuola allievi ufficiali alpini a Bassano del Grappa, intrapresa nel novembre del 1938, fu assegnato al 7° Alpini Btg. Feltre, come Sottotenente della 66ª Compagnia. Quando iniziò il secondo conflitto mondiale la Divisione Pusteria fu mandata sul fronte occidentale ed il suo Battaglione, comandato dal Maggiore Carnalda, fu inviato a Vinadio, sul colle Maddalena. Arrivati a quota mt. 2563 trovarono la neve, si rifugiarono in una caverna e lì iniziò il conflitto con i francesi, che terminò dopo qualche giorno con la stipulazione dell'armistizio, erano le 3:40 del 5 giugno 1940. La neve ed il freddo furono la causa di morti e congelati. Quando rientrarono a Feltre, non ebbero molto tempo per riprendersi in quanto ebbero l'ordine di partire per l'Albania. Si imbarcarono a Bari nell'ottobre del 1940 destinazione Valona, dove, sotto il comando del Maggiore Scaramuzza, Antonio ebbe il grado di Tenente. Il 19 dicembre il Comando di Feltre, allo scopo di prevenire un'azione greca da Ciafa-Devris, preparò ed attuò un colpo di mano a quota mt. 1646. L’azione, che ebbe esito positivo per i nostri, fu condotta dal nostro Antonio e dal Tenente De La Feld. Sul monte Tomori ricevette la visita del suo Comandante Maggiore Scaramuzza che gli comunicò la triste notizia della morte del fratello Mario, (Tenente richiamato del Btg. Val Natisone, classe 1913), avvenuta sul monte Bregianit. Cessato il conflitto Grecia-Albania, la Divisione stessa venne inviata in Jugoslavia per operazioni di polizia per un anno circa. Rientrato con il suo reparto in Italia nel settembre del 1941, fu poi inviato in Francia in Costa Azzurra fino l'8 settembre del 1943. Al Col di Tenda, il Comandante fece schierare tutto il reparto e invitò tutti i suoi alpini a distruggere le armi e rientrare in Italia, a casa, con mezzi di fortuna. Dopo qualche anno, ad Antonio, arrivò a casa il grado di Capitano e successivamente, partecipò ad un corso di aggiornamento a Cesano di Roma; infine, venne promosso maggiore “penna bianca”. Il 25 settembre 2005 il nostro Antonio ci ha lasciati.


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