Giuseppe Sist, classe 1922, sposato con la signora Maria Vendrame nel 1951 da cui ha avuto due figlie, oggi felicemente sposate. Partì per il servizio militare nel gennaio dei 1942, prima a Gemona per il vestiario, e poi destinato a Tolmezzo nell'8° Alpini Btg.Tolmezzo, al plotone esploratori; dopo il corso sci a Courmajeur, rientrò a Tolmezzo per la preparazione alla partenza per la Campagna di Russia. Partirono da Udine alle dipendenze del Capitano Magnani e presero la tradotta a San Giovanni al Natisone nel luglio dello stesso anno. Dopo diverse traversie di viaggio arrivarono a Saprina e il nostro Sist fu assegnato alla 12ª Compagnia Salmerie; poi giunsero a Drosdwa a sostegno degli alpini che si trovavano al fronte vicino Rossosch sul Don. In quella zona rimasero fino il 16 gennaio 1943, e lì che Sist incominciò il suo vero calvario, la ritirata nelle steppe russe. Durante l'episodio glorioso e sanguinoso di Nikolajewka subì il congelamento ai piedi. Per sua volontà il Capitano Gavino Basoli Comandante delle salmerie, prese il nostro Giuseppe, gli fece togliere gli scarponi e gli strofinò i piedi; poi lo fece camminare sulla neve con i piedi avvolti negli stracci per ventiquattro ore. Infine gli chiese se sentiva formicolii ai piedi e data la risposta affermativa il Capitano gli batté la spalla esclamando "ora possiamo rientrare in Italia". Così camminando per otto giorni e otto notti., arrivati a Karkov, trovandosi senza scarponi, andò con il suo Capitano Basoli in un magazzino e si fece dare calzini e scarponi. A Breslitoski prese il treno per giungere in Italia il 19 marzo del 1943 a Vipiteno, rientrò a casa in licenza dai suoi famigliari per venti giorni, per poi rientrare prima a Gemona poi a Tricesimo; qui iniziò un rastrellamento da Monteaperta a Castelmonte e vi rimase fino all’8 settembre, quindi rientrò definitivamente a casa. Nel 1989 gli arrivò a casa dal Ministero della Difesa la Croce di Guerra per la Campagna di Russia e dalla Svizzera la Croce da Combattente d'Europa. Giuseppe, primo a sinistra nella foto in alto, ci ha lasciato il 2 febbraio 2001


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