Luigi Segato, classe 1919, si sposa nel 1948 con Sesta Fregonese con la quale ha cinque figli. Luigi parte per il servizio militare il 2 febbraio 1940, prima a Treviso per il corredo e poi a Osoppo nel 3° Artiglieria da Montagna (Julia) nel Gruppo Conegliano 13ª Batteria. Nello stesso anno, assieme al suo Gruppo, parte per la Campagna d'Albania a Scutari, lì fa tre mesi di addestramento per poi prestare giuramento e proseguire per le varie operazioni. Da Scutari parte per Kukes e poi per Erseka. Successivamente, nell'ottobre dello stesso anno partecipa alla Campagna di Grecia, avanzando sino a Metzovo per poi retrocedere a Briazza, dove assieme al suo reparto viene accerchiato; qui subiscono grosse perdite, anche se riescono ad aprire un varco e ad arrivare fino a Eleutero a marce forzate, dove però il Gruppo viene annientato. Luigi con il suo mulo riesce fortunatamente a passare in Albania attraverso il ponte di Perati, per poi continuare la ritirata fino a Tomoli. In seguito il gruppo viene ricostituito a Kropisti e nel febbraio del 1941 parte per Tepeleni ai piedi del monte Golico, dove per un periodo di circa tre mesi la battaglia è furiosa e le perdite ingenti. Da lì i combattimenti si spostano verso Argirocastro, territorio che il Gruppo Conegliano presidia fino ai momento del rientro in Italia. Il nostro Luigi, assieme a tutti i suoi commilitoni superstiti, dopo vent'otto mesi di traversie in Grecia, ottiene una breve pausa utile a rivedere i propri familiari e necessaria a ricaricare le batterie prima della nuova missione. Infatti, per Luigi e il Gruppo Conegliano l'odissea non è ancora finita: il 13 agosto 1942 partono per il fronte russo. Dopo un lungo viaggio arrivano a Izium, dove si trova il loro Comando, e da lì si muovono alla volta di Saprina. Qui Luigi incontra un altro nostro socio Umberto Perin. Segato ha il compito di portaordini al comando del Gruppo comandato dal Colonnello Domenico Rossotto (deceduto alla veneranda età di novant'anni). Da Saprina si spostano a Colubaia Cliziza sul Don, dove dal 15 dicembre del 1942 al 16 gennaio 1943 aspri e sanguinosi combattimenti macchiano di giovane sangue quelle terre. Lo stesso giorno, il 16 gennaio a Popovka, incomincia la ritirata nella sperduta e gelida steppa; un terribile calvario per tutti. Il 26 gennaio del 1943 gli italiani, tra cui anche il nostro Luigi, vengono bloccati a Nikolajewka, ma fortunatamente riescono a sfondare 1’accerchiamento nemico e a giungere a Nowaja Riabina, dove una volta ritrovatosi con gli alpini sopravvissuti del suo Gruppo (quasi tutti congelati). Luigi rientra in Italia il 20 marzo 1943 a Bressanone. Nell'aprile del 1943 dopo una licenza di un mese rientra ad Osoppo nell'indimenticabile e magnifico “Conegliano" e trascorre l’ultimo periodo dì guerra a Tarcento fino all’8 settembre 1943, data in cui rientra definitivamente a casa. Il nostro reduce Luigi il  14 settembre 2008 ci ha anticipato nel paradiso di Cantore.


Per tornare alla lista delle testimonianze clicca sull'immagine