Sono andato a far visita alla signora Lucia Andreaus, vedova del Egidio Dell'Agnolo, già nostro socio, andato avanti il 14 gennaio 1997. La signora Lucia, classe 1924, sposò Egidio nel 1950 con il quale ebbe tre figli, due maschi ed una femmina, tutti felicemente sposati. Quando il marito (classe 1918) morì, la signora volle iscriversi alla nostra associazione come "amica degli alpini"; così facendo, mi disse, intendeva tener vivo il ricordo di lui. Nel corso della nostra cordiale conversazione, la signora Lucia ha rievocato episodi vissuti da Egidio quand'era ufficiale in servizio durante la guerra in Albania, in Grecia, in Russia e da prigioniero. Ricorda che il marito partì nel 1938 per il corso allievi ufficiali a Bassano. Da Sottotenente fu destinato al Battaglione Cividale dell'8° Alpini e, con lo stesso grado, partecipò alla campagna di Grecia, combattendo anche sul ponte di Perati. Dopo essere diventato Tenente, si aggregò alla 114ª Compagnia A.A. del Battaglione Tolmezzo 8° Alpini, comandato dal Colonnello Armando Cimolino. Partito per la campagna di Russia, svolse numerosi incarichi anche presso il comando dello stesso Ottavo; qui il suo comandante morì e fu sepolto in una fossa comune a Dranki, ex convento ortodosso di Mosca. Nel gennaio del 1943 fu fatto prigioniero e condotto a Oranki ed a Susdal, rimanendovi fino al 1946; con lui si trovavano don Giovanni Brevi, medaglia d'oro, oltre ad Enrico Reginato, Emilio Fani, Franco Magnani, Ugo Gri ed il nostro socio Ivo Emett: tutti Ufficiali suoi amici. Nel raccontare queste vicende, la signora Lucia era visibilmente commossa.


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