Angelo Del Santo, nato a Fontanafredda (PN), il 15 maggio 1916. Nel settembre del 1946 si è unito in matrimonio con Lida Della Schiava dalla quale ha avuto quattro figli: Mariateresa, Sandro, Antonella e Daniele. Questi, sono oggi tutti felicemente sposati, hanno figli e stanno bene. Nel 1976 in seguito al terremoto del Friuli inizia a svolgere la sua opera: tutti i sabati, presso l'ufficio della Sezione A.N.A di Pordenone e collaborando anche al lavoro del cantiere A.N.A n. 10 di Pinzano. Dopo queste opere continua a lavorare presso la Sezione e quindi presso il gruppo di Pordenone Centro. Nell'estate del 1996 per motivi di salute deve lasciare la sua attività duratura mentre, ancor oggi, continua a frequentare il gruppo come semplice iscritto. Angelo ha iniziato il servizio militare il 15 maggio 1937 presso la scuola di artiglieria degli allievi Sottufficiali di Nocera Inferiore (SA), nella sezione alpina. Venne promosso Sergente il 15 marzo 1938 e trasferito a Tolmezzo presso la tredicesima batteria del gruppo di Conegliano 3° Regg. Artiglieria alpina, divisione Julia. Fu Comandante della guardia al deposito munizioni di Valbruna per tre mesi e mezzo, poi viene assegnato alla quattordicesima batteria dopo aver fatto un campo estivo a Sauris, un corso sciatori a Cima Sappada e un campo invernale a Paularo. Il 17 aprile 1939 sbarca a Durazzo con la Divisione Julia per la campagna d' Albania. Dopo diversi trasferimenti si stabilisce con il suo reparto a Fusa Lumtit, dove rimane sino a fine estate e rientra a Scutari dove trascorre l’ inverno. I primi di maggio 1940 rientra in Italia, a Piacenza, dove frequenta un corso di artificieri ed è promosso Sergente Maggiore; a fine giugno ritorna in Albania, presso la tredicesima batteria. Il 28 ottobre 1940 scoppiò la guerra contro la Grecia e allora partecipa alle drammatiche operazioni del suo reparto. In particolare l'accerchiamento di Eleutero, dove il gruppo subisce la perdita dì gran parte dei suoi uomini, muli armamenti e materiali. In seguito comanda nuclei di artiglieri per il trasporto a spalle del proietti da 75/13 al gruppo Udine. Nel mese di marzo 1941 partecipa ai combattimenti sul Golico in zona Tepeleni. Il 3 aprile 1941, cessate le ostilità, entra in Grecia, passando per Giannina, Metzovo, Atene, Corinto e Argos, nel Pelopponeso. Successivamente viene trasferito al deposito munizioni di Corinto dove rimane sino alla fine del marzo 1942. Raggiunge il proprio reparto a Patrasso, dove si imbarca sulla nave Piemonte la quale, in convoglio con la nave Galilea, esce dal porto di Durazzo il 28 marzo 1942. Nella notte, durante la navigazione, la Galilea, colpita da tre siluri nemici, affonda nell'Adriatico con quasi tutti i componenti del battaglione alpini Gemona. Con il gruppo Conegliano ritorna in Italia, a Osoppo ai piedi dell'omonimo forte. Successivamente, con la 14ª batteria si sposta a Piè di Colle e quindi al deposito del terzo reggimento artiglieria alpina nella caserma Italia di Gorizia, in qualità di artificiere, dove rimane fino allo scioglimento dei reparti, in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943. Richiamato in servizio nel novembre 1945, frequenta un corso di aggiornamento a Cesano di Roma e quindi a Bracciano. Ritorna al distretto militare di Sacile, passa poi al 5° CAR e, infine all'8° bersaglieri di Pordenone, come artificiere. Nel 1952 viene trasferito al 135° reggimento di artiglieria corazzata ''Ariete'' con il compito ulteriore di artificiere-capo e vi rimane fino al 18 maggio 1978, quando, con il grado di Maresciallo Maggiore aiutante e 1’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, viene posto in congedo per raggiunti limiti di età. Il nostro socio Angelo è andato avanti il 3 novembre 2000.


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