Gino Andreatta, classe 1913, fece parte delle truppe alpine nel 3° Artiglieria da Montagna. Convolò a nozze nel 1941 con la signora Stilena Rosset ed ebbe tre figli, di cui due felicemente sposati con figli, l'altro, nato nel 1942, è purtroppo deceduto nel 1945. Gino ha prestato servizio di leva nel 1933, ultimata la ferma fu trattenuto in servizio in conseguenza della guerra dell’Abissinia ma per avventura non partì per l’Etiopia. Nel 1939 partecipò alla Campagna d'Albania da Caporalmaggiore e ivi rimase fino al 1940, dopodichè fu congedato. Però sempre in quell’anno fu richiamato per la campagna di Grecia ed imbarcato sulla nave Paganini a Bari. Durante la traversata avvenuta il 28 giugno 1940 alle ore 6 del mattino la nave affondò silurata dai nemici. Su un totale di 1300 uomini ne morirono 700; Gino che fu tra i superstiti, rimase a galla per ben sette ore, sino all'arrivo dei soccorsi che portarono tutti al porto di Durazzo. Indi partì per la Grecia come Capopezzo, ebbe la promozione a Sergente al comando del Capitano Cianetti, comandante della sua batteria. Alla fine del conflitto si trovarono tutti allo sbando e con mezzi di fortuna rientrò con il suo gruppo dalla Jugoslavia in Italia verso la fine di agosto del 1941. Nel settembre del 1941 rientrò nella propria casa e in famiglia; dopo aver contratto matrimonio ripartì per il Montenegro con la promozione di Sergente Maggiore. Lasciato il Montenegro con  il suo reparto fu inviato lungo la costa tirrenica per ostacolare lo sbarco degli Anglosassoni. L'8 settembre del 1943 rientrò a casa definitivamente, ma a disposizione del ministero della guerra. Nel 1992 gli arrivò a casa dal  Ministero della Difesa il grado di Maresciallo. Purtroppo il giorno 27 luglio 1997, 17 giorni dopo questa intervista, si è spento circondato dall'affetto dei suoi cari.


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