Nata a Marsure di Aviano e
residente a
Cordenons, fin dall'infanzia manifesta una forte passione per la
pittura che, per motivi di lavoro, riesce ad esprimere solo in
età matura.
Autodidatta dagli
anni Novanta, dipinge preferibilmente ad olio: panorami,
nature morte, ritratti con una certa preferenza per i soggetti
religiosi.
Ha partecipato a numerose
collettive, personali, ex-tempore, nel Triveneto ed all'estero:
Heidelberg (Germania), Parigi
(Francia), Budapest (Ungheria), Nova Gorica e Lubiana
(Slovenia), Klagenfurt e Spittal (Austria), ottenendo
apprezzamenti e riconoscimenti.
Hanno scritto di lei:
«Sensibile interprete delle magiche atmosfere veneziane e delle
suggestioni formali e coloristiche delle nature morte. La
pennellata decisa, pastosa, traccia vivide atmosfere
chiaroscurali evidenziando i contorni netti delle architetture
che si affacciano al Canal Grande.
L’incanto dei riflessi sull’acqua e soprattutto le tiepide luci
avvolgenti, danno un senso di corposa realtà, con i cieli
carichi di emozioni ed un cromatismo che si esprime con tocchi
fuggevoli e intensi. L’ambientazione sognante ci fa scoprire una
città fatta di silenzi e di dimensioni bloccate nel tempo, come
se la pittura diventasse pura evocazione lirica di un ricordo
lontano. Venezia accoglie così i sentimenti nostalgici,
trasfigura gli stati d’animo, si fa cioè specchio dell’anima.»
«Realizza con grande raffinatezza, non disgiunta dalla
semplicità e linearità formali, le sue opere caratterizzate da
una matura capacità di gestire le luci e le ombre da renderle
reali.» Gabriella Niero
«Accanto alle vedute, Alba pone la ricerca formale delle nature
morte, canestri di frutta e vasi di fiori rigogliosi, nei quali
si ravvisa un’indagine più intimista, come se i soggetti
riflettessero i sottili movimenti dell’anima, confluendoli in un
unico processo vitale. Questo dialogo con le cose placa la
tensione interiore nel gesto pittorico. La natura morta diventa
espressione di un momento d’abbandono fatto di fremiti e sottili
variazioni cromatiche. Alba dipinge con il cuore, il suo istinto
segue le modulazioni dell’anime e si presenta con immediatezza
attraverso le immagini che, negli armonici accordi di forme e
cromie, danno vita a volti e figure di una freschezza naturale.»
«La quieta composizione delle nature morte, presentata da Alba
Tassan Caser, risponde ad un ideale classico di misura e di
rigore formale che l’artista cerca di avvicinare con tenacia e
ammirevole esercizio. I doni generosi della natura, disposti in
un cesto come offerta votiva, sono soggetto di una ricerca
meticolosa di gusto iperealista. Un’orchidea occhieggia
civettuola sovrastante delle brocche solide e austere: fanno a
gara di imporsi ribalde ostentazioni su antiche, incrollabili
virtù.» Giovanna Calvo di Ronco
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